È quanto disposto dalla legge del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che mette il veto agli smartphone a scuola e che prevede sanzioni per gli studenti che non lo rispetteranno. Una disposizione che prevede una serie di obblighi e deroghe e che ha già aperto il dibattito tra docenti, dirigenti, famiglie, studenti ed educatori.
Legge cellulari a scuola. Cosa prevede e chi riguarda
Entrata in vigore dal 1° settembre, la circolare ministeriale per l’uso dei cellulari a scuola vieta l’uso dello smartphone durante l’orario scolastico anche in caso di contesti didattici, fatto salvo alcune eccezioni:
- Attività strettamente connesse al settore digital e tecnologico
- Studenti con disabilità
- Studenti con disturbi dell’apprendimento
- Studenti con questioni personali specifiche
La legge prevede inoltre azioni su diversi piani: da quello amministrativo con l’aggiornamento del regolamento d’istituto, a quello didattico-educativo, con sanzioni disciplinari per gli studenti che non osservano le norme. Alcuni istituti, in base all’autonomia, stanno valutando l’estensione della legge cellulari a scuola anche ai docenti e hanno previsto diversi provvedimenti per i ragazzi: dalla nota disciplinare, al richiamo verbale, alla convocazione dei genitori in casi estremi.
Smartphone a scuola. Tra i banchi con meno distrazioni
L’introduzione della disposizione di Valditara parte dall’assunto di favorire concentrazione e rendimento, evitando le distrazioni date da notifiche costanti, scrolling sui social e dal controllo compulsivo del telefono.
Eliminare l’uso dei cellulari a scuola, in questo senso, può aiutare a ridurre le interruzioni durante le lezioni, favorendo l’apprendimento e le interazioni dirette tra gli studenti. Fanno eccezione alcune attività didattiche legate strettamente al mondo digitale, in cui l’utilizzo degli smartphone resta consentito.
Cellulari a scuola. Tutti i pro di uno smartphone nello zaino
Se da un lato molti hanno accolto la circolare di Valditara con favore e demonizzano lo smartphone come responsabile di bassi rendimenti e scarsa concentrazione, dall’altro l’introduzione di queste nuove disposizioni sull’uso del cellulare a scuola ha sollevato critiche e perplessità da parte del mondo educativo e delle famiglie.
Sul lato comunicativo il cellulare permette un contatto immediato con le famiglie per urgenze o semplicemente in caso di uscite anticipate; sul piano didattico l’utilizzo all’interno dei programmi può mostrarne le potenzialità positive, come l’uso per fare ricerche o approfondimenti. Sul piano pedagogico, infine, molti docenti sottolineano l’importanza di trasmettere un uso dei cellulari a scuola che sia consapevole, imparando a utilizzarli con equilibrio e a difendersi anche dalle insidie che presentano, invece di vietarli.
La circolare in pratica. Una bacheca per gli smartphone a scuola
Da sempre attivo nel mondo della scuola e attento all’evoluzione del settore, Gruppo Dimensione Comunità ha inserito in catalogo una bacheca porta cellulari, per poter facilmente raccogliere gli smartphone dei ragazzi.
La bacheca si può facilmente appendere alla parete e prevede delle ante scorrevoli in vetro che si possono chiudere a chiave in modo da garantire piena sicurezza anche nei momenti in cui l’aula è incustodita, come all’intervallo o ai cambi d’ora.